Castello di Poggiarello a Sovicille

Castello di Poggiarello a Sovicille

Il nostro giardino vive più vite diverse. La prima è legata al progetto di Baldassarre Peruzzi che nel sedicesimo secolo volle riaffermare due fra i suoi principi di riferimento, eleganza e semplicità, nella zona del giardino all’italiana.

La seconda nell’orto-giardino, anch’esso progettato dal Peruzzi e sviluppato intorno ad una peschiera attraversata da un piccolo ponte dove in 4 “stanze” rettangolari coltiviamo gli ortaggi, e dove nella zona antistante lo specchio d’acqua si estende il frutteto.

Infine, la terza che risale agli anni ‘20 del secolo scorso dedicata ad un campo da tennis da qualche anno trasformata in una radura punteggiata da alcune piante ad alto fusto e resa unica dalla presenza di tre sughere pluricentenarie.

Quest’ultima, delimitata lungo il muro di cinta seicentesco da una bordura inglese fiorita di recente impianto ed in continuo divenire, è di volta in volta una sala da ballo all’aperto, un campo di volano o un luogo magico dove riposare nella stagione calda.

Questi moduli verdi, tutti collegati fra loro, hanno richiesto una cura rispettosa della configurazione originale, ma mi hanno anche permesso nel corso degli anni, discretamente, di inserire cauti tocchi di romanticismo che hanno aggiunto al giardino, già di per se’ incantevole, una morbidezza romantica e femminile. Spazi che non si limitano a far bella mostra di se’ ma sono diventati il teatro della vita familiare e non soltanto nei mesi estivi.

L’aprire le porte ai visitatori alcune volte l’anno ha restituito quella funzione sociale profondamente insita in queste grandi dimore, nate per accogliere e valorizzare la bellezza e la cultura del luogo.

Foto e Video di Marco Beck Peccoz



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Le “Cattedrali” Bosca di Canelli

Le “Cattedrali” Bosca di Canelli

Luogo unico che non esiste in nessuna altra parte del mondo se non a Canelli sono le c.d “ Cattedrali sotterranee”, scavate direttamente nel tufo calcareo tra il XVI e il XIX secolo mentre sono da ricondurre all’inizio dell’800, le celle di varie dimensioni realizzate con volte in mattoni, dove ancora oggi trovano sistemazione migliaia di bottiglie.

Queste storiche cantine, rappresentano una incredibile testimonianza della civiltà vinicola piemontese, e si sviluppano per oltre 25 km nel sottosuolo della città

Grazie a questi ambienti suggestivi e magici, che rappresentano veri capolavori di architettura enologici, le cantine sono state nel 2014 riconosciute dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità.

La cantina Bosca, magnifica per la sua imponenza e grandiosità, è riuscita a superarsi abbinando alla bellezza naturale del luogo delle installazioni artistiche permanenti che si fondono in tutt’uno con l’ambiente circostante, complice anche l’aiuto di uno spettacolare gioco di luci e di suoni.

Foto e video di Simone Bonzano



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Villa Calleri di Sala – Bricherasio (TO)

Villa Calleri di Sala – Bricherasio (TO)

Il palazzo dei Conti di Bricherasio risale alla fine del Seicento inizio Settecento e venne costruito ai piedi delle colline del castello, nel luogo in cui sorgevano le fortificazioni che furono distrutte durante l’assedio del 1594 in cui Bricherasio, occupata dai Francesi, fu riconquistata dalle truppe dei Savoia.

Ancora oggi è conservata nel parco una testimonianza storica di quell’assedio: un’antica torretta che apparteneva alle mure di Bricherasio. Intorno alle metà del Settecento, il Conte Giovanni Battista Cacherano fece abbellire il Palazzo rimodernandolo nello stiledell’epoca, come oggi lo vediamo.

Lo stile dominante, che caratterizza gli esterni ed anche gli interni, è il barocco piemontese. La facciata principale è rivolta verso est ed accoglie gli ospiti in uno spazioso ed armonioso portico, che nei tempi passati si affacciava su un giardino all’italiana.

L’idea di realizzare il parco all’inglese è da attribuire al Conte Edoardo Calleri di Sala che essendo appassionato di giardini e di natura negli anni ‘60 trasformò alcuni campi agricoli in parco aggiungendoli all’impianto originario. L’estensione della tenuta è di quasi quattro ettari e lo stile dominante è quello del giardino inglese, si riscontra infatti il gusto di combinare grandi macchie arboree con ampie radure a prato a cui si alternano laghetti e rigagnoli. Il giardino è attraversato dal Beale che ad un certo punto forma una deliziosa cascatella.

Quasi tutti gli alberi sono riuniti in gruppi o in filari formati da esemplari della stessa specie o varietà; si possono contare una cinquantina di specie arboree diverse e almeno venti arbustive per un totale di circa 800 alberi.

Continuando la passeggiata si incontra un altro elemento di rilievo, un vecchio locomotore della celebre ferrovia
canavesana. La proprietà, diventata residenza estiva dal secondo dopo guerra, ha numerosi ingressi, uno dei quali è un magnifico cancello, opera dello scultore Franco Garelli, realizzato nel 1951.

Passeggiare attraverso il romantico viale delle magnolie, essere circondati da tanta bellezza regala gioia e serenità.

Video di Marco Beck Peccoz



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Villa Anelli – Gonde di Oggebbio (VB)

Villa Anelli – Gonde di Oggebbio (VB)

Un giardino storico in quella che viene definitiva la Valle del Paradiso. Villa Anelli si trova nella parte piemontese del Lago Maggiore tra Verbania e il confine svizzero.

Il giardino, in stile romantico inglese, ti lascia incantato per i suoi colori poetici e delicati nonché per le suggestive vedute panoramiche.

È un giardino privato molto celebre tra gli appassionati per la collezione di camelie, tanto da venire considerato uno dei più importanti camelieti del mondo e da essere inserito nel prestigioso elenco Gardens of Excellence della Internarional Camelia Society.

Numerosissime sono le varietà di piante di camelie presenti a partire da quelle della Collezione delle Antiche Camelie dell’800 a quelle provenienti da ogni parte del globo, in particolare dall’Inghilterra, Australia, Giappone, Nuova Zelanda.

Quando si entra nel giardino si ha da subito l’impressione di venire catapultati in una fiaba. Vieni accolto in un piccolo giardino completamente verde tanto sono ricoperti di vegetazione i muri di cinta, per poi proseguire tra sentieri e scalette in pietra che collegano i terrazzamenti che scendono verso il lago.

Vi è una flora ricca e rigogliosa dove le piante di camelie regalano sprazzi di colore che passano dal rosso al rosa pallido fino al bianco immacolato.

Video di Marco Beck Peccoz



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Villa Chigi Zondadari  – Vicobello – (SI)

Villa Chigi Zondadari – Vicobello – (SI)

La Villa di Vicobello, attribuita a Baldassarre Peruzzi, si trova in cima ad una collina che si affaccia su Siena, ed è uno degli esempi più belli di residenza rinascimentale, da sempre appartenuta alla stessa famiglia Chigi- Zondadari.
Circondata da un meraviglioso parco che rappresenta un perfetto modello di giardino all’italiana, la dimora acquista un’importanza unica.
Si contano ben sei terrazze una diverse dall’altra collegate da rampe di scale secondo due direttrici.

Al loro interno troviamo il bosco inglese, la limonaia, i pratini, il pomario, il giardino di azalee ed infine un terrazzamento chiamato la “stufa” in quanto all’interno del giardino, vi è una serra che contiene una enorme stufa che serviva per tenere ad una temperatura adatta le varie piante che venivano ricoverate durante l’inverno.

Notevoli sono gli alberi piantati nel giardino botanico voluto e creato da Bonaventura Chigi a metà dell’800, quali un gingko biloba e un cedro del Libano.

Foto e video di Marco Beck Peccoz



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