Luogo unico che non esiste in nessuna altra parte del mondo se non a Canelli sono le c.d “ Cattedrali sotterranee”, scavate direttamente nel tufo calcareo tra il XVI e il XIX secolo mentre sono da ricondurre all’inizio dell’800, le celle di varie dimensioni realizzate con volte in mattoni, dove ancora oggi trovano sistemazione migliaia di bottiglie.
Queste storiche cantine, rappresentano una incredibile testimonianza della civiltà vinicola piemontese, e si sviluppano per oltre 25 km nel sottosuolo della città
Grazie a questi ambienti suggestivi e magici, che rappresentano veri capolavori di architettura enologici, le cantine sono state nel 2014 riconosciute dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità.
La cantina Bosca, magnifica per la sua imponenza e grandiosità, è riuscita a superarsi abbinando alla bellezza naturale del luogo delle installazioni artistiche permanenti che si fondono in tutt’uno con l’ambiente circostante, complice anche l’aiuto di uno spettacolare gioco di luci e di suoni.
Il Castello di Celsa, baluardo difensivo della repubblica di Siena nel 1200, fu poi trasformato in residenza privata nel 1500 per iniziativa della famiglia Celsi. Nel 1600 passò alla famiglia senese De Vecchi ed è poi pervenuto, per via femminile, alla principessa Livia Aldobrandini Pediconi. Dunque appartiene alla stessa famiglia da più di quattro generazioni.
In questo luogo meraviglioso si può godere di un panorama unico che abbraccia Siena fino al Monte Amiata. Prospiciente il Castello troviamo la Cappella circolare progettata da Baldassarre Peruzzi, nonché il giardino all’italiana, il bosco e il parco.
Il giardino è un esempio meraviglioso di cosa si intende per “ giardino all’italiana”. Questo infatti è uno dei più importanti stili di progettazione nella storia dell’architettura del paesaggio. Il suo aspetto è caratterizzato da un disegno simmetrico ed equilibrato, che definisce spazi prospettici e quinte scenografici. Un effetto ottenuto grazie a siepi sempreverdi tagliate con forme geometriche.
Nel giardino del Castello troviamo otto aiuole di bosso, che riproducono la stemma araldico degli Aldobrandini, composto da una stella e da un rastrello evidenziati.
Nel muro di fondo, in asse con la cancellata di ferro, è situata una grande peschiera semicircolare, circondata da una bassa balaustra, che funge anche da belvedere. Dalla vasca si può ammirare il panorama sulla valle incorniciato da due colonne laterali. A fianco della villa si apre un vasto prato attraversato da un viale di cipressi tagliati a siepi, che conduce a un parco nel quale si trova una grande peschiera con decorazioni a rocaille che rappresentano il Gange, il Nilo, il Danubio e il Mar della Plata.
La bellissima Tenuta Pavesio si trova a Cocconato, in provincia di Asti, paese che nel 2019 è entrato a fare parte dei borghi più belli d’Italia. Qui Vanni e suo fratello Edoardo portano avanti la tradizione di famiglia: produrre un ottimo vino biologico, che arriva sulle tavole di molti luoghi del mondo con il nome di Poggio Ridente.
La tenuta è stata tramandata dal bisnonno Armando e dal nonno Giovanni agli attuali proprietari, che con diligenza e passione stanno creando in vigna un’unione tra i filari e il mondo bucolico.
Per far questo hanno recuperato, tra le usanze antiche, quella di mettere a inizio di ogni filare di vite cespugli di rose a sentinella, come si usava in tempi passati per controllare lo stato di salute dei vigneti.
La tenuta custodisce anche numerosi esemplari di orchidee e iris selvatici, che contribuiscono così a creare un ambiente particolarmente armonioso.
Prima di accedere al parco della Villa si incontrano sei alveari di biomonitoraggio, progettati dall’apicoltore Francesco Collura, e numerosi ulivi. Nel giardino della Villa diversi sono gli esemplari di piante ad alto fusto: ippocastani, cipressi, tigli e finanche una deodora molto antica.
I cespugli di lavanda, di peonie e di rose accompagnano il visitatore con il loro profumo, lungo un sentiero che conduce a un gazebo in ferro battuto ricoperto di glicine, dal quale si gode lo straordinario panorama del Monviso e delle valli del Monferrato.
Alle porte di Torino esiste un vivaio di piante aromatiche tra i più importanti e prestigiosi in Europa .
Paolo e Marco Gramaglia collezionano da molti anni non solo mente, salvie, rosmarini, peperoncini, basilici, ma anche tantissime erbe medicinali e tintorie.
La loro passione li porta a coltivare non solo piante già conosciute ma anche a indagare, ricercare e riprodurre semi di specie di ogni pianta che possa avere un interesse botanico o culturale e che possano incuriosire il pubblico che li va a visitare.
Sono presenti nelle fiere più importanti di Italia e di Europa per le loro collezioni di piante da orto, ma anche per il vastissimo assortimento che spazia dalle piante aromatiche a quelle velenose.
Sono altresì conosciutissimi per la loro coltivazione di peperoncino, una specie su cui hanno puntato diversi anni fa, che ha consentito loro non solo di approfondire le diverse varietà di peperoncino e le loro tecniche di coltivazione, ma anche di raccontare culturalmente la storia delle differenti aree di geografiche di provenienza.
Non si può poi dimenticare di menzionare la impressionante varietà di specie di piante di basilico coltivate dai Fratelli Gramaglia.
Si passa da quello genovese a quello greco dalle foglie finissime, al basilico santo indiano o Tulsi, a quello a foglia rossa di cui l’azienda produce sette varietà, a quello a foglia profumata di limone, liquirizia, all’anice o alla cannella.
Insomma una vera e propria esplosione di profumi e di colori che merita certamente una visita a Collegno.
Nella terra amata dai greci, troviamo un gioiello nascosto, l’hotel Villa Athena.
La Villa si affaccia su uno dei siti archeologici più straordinari al mondo, la Valle dei Templi di Agrigento. Nella storica residenza principesca del XVIII secolo, si può godere ogni anno dello spettacolo della fioritura dei mandorli in fiore, che crea una incredibile cornice naturale alla vista mozzafiato che si ha sul Tempio della Concordia.
I tesori che ci hanno tramandato i greci non sono però le uniche meraviglie che troviamo in questa terra arsa dal sole. Il parco con i suoi mandorli e con i suoi ulivi si fonde con la macchia mediterranea presente nella Valle dei Templi, realizzando così un effetto unico e incredibilmente suggestivo.
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