Il Giardino di Nemo: un orto sotto il mare di Noli

Nel mare della riviera ligure c'è un giardino segreto, un progetto unico e innovativo: il Giardino di Nemo di Noli.

Questo articolo fa parte del numero 6 di Web Garden: Acqua

Per il mese di agosto abbiamo scelto di approfondire Arte e Natura attraverso il tema dell’acqua.


Agosto, estate, mare. Inevitabili associazioni di pensiero per questo numero del Magazine. Senza perdere, ovviamente, il legame con la natura e i giardini.

Così abbiamo scovato un giardino subacqueo nostrano di cui raccontarvi: il Giardino di Nemo.

A Noli, situato in un’insenatura del ponente ligure, a quaranta metri dalla spiaggia e a venti piedi sotto la superficie del mare, trovano casa sei biosfere trasparenti riempite d’aria ancorate tramite catene e viti. Un progetto che nasce da due grandi passioni di Sergio Gamberini, fondatore dell’azienda di attrezzature subacquee Ocean Reef Group: il mondo subacqueo e il giardinaggio.

Un luogo, una sperimentazione in continua evoluzione in cui le competenze di Ocean Reef in campo di ricerca e sviluppo, in particolare per l’impiego di attrezzature adatte ad esperienze subacquee più ricche e naturali, hanno permesso la nascita di un giardinaggio a base idroponica: ovvero coltivate senza terreno in un ambiente controllato, servendosi di una soluzione ricca di sostanze nutritive per fornire acqua e minerali alle loro radici.

Sollecitato dalla fantasiosa idea di poter coltivare il basilico sott’acqua, Gamberini è riuscito in realtà a dar vita ad un ambiziosa esperienza di agricoltura alternativa che, in prospettiva, potrebbe essere usato in quella zone in cui a causa della condizioni ambientali, economiche e/o morfologiche la crescita delle piante risulta difficile e sfidante.

Tecnologie preziose grazie alle quali l’uomo può creare un sistema che sfrutti le risorse disponibili in natura, come i corpi idrici e con cui può effettuare sperimentazioni utili alla ricerca per trovare fonti alternative alle acque presenti in superficie.

A riva, la Torre di Controllo, supervisiona il funzionamento delle biosfere attraverso due diversi sistemi di comunicazione: uno di superficie ad ultrasuoni, necessario per mantenere il contatto con il lavoro dei subacquei e uno tramite interfono full duplex, attraverso cui comunicare con i subacquei all’interno delle biosfere.

Poiché l’agricoltura rappresenta ben il 70% dell’uso di acqua dolce a livello mondiale, essendo inevitabilmente parte delle azioni che contribuiscono alla scarsità di acqua. Per non parlare della problematica questione dei pesticidi che questo tipo di agricoltura sottomarina potrebbe decisamente contrastare dato che le biosfere preservano la coltivazione dall’aggressione dei parassiti.

Insomma, possiamo parlare di “artisti del nostro tempo” – in pieno stile Web Garden – raccontandovi del lavoro che l’equipe del Giardino porta avanti ormai da qualche anno? Noi crediamo di sì e scegliamo di raccontarvi queste esperienze per ritrovare speranza e fiducia, oltreché per offrirvi la possibilità di viaggi virtuali o reali.

Perché il Giardino di Nemo è gratuito e aperto a tutti, è visibile dalla superficie ma può essere ovviamente esplorato tramite immersioni o con visite guidate subacquee organizzate dai diving center della zona.