Mozart tra i vigneti della Val d’Orcia

La musica classica, Mozart, i vigneti e l'arte della vinificazione, un esperimento interessante che arriva da Montalcino, in Toscana.

Questo articolo fa parte del numero 9 di Web Garden: Autunno Sensoriale

È un’esplosione dei sensi l’autunno che si riserva di non trascurare alcuno stimolo: gusto, olfatto, vista e tatto.


Potremmo dire che l’autunno è una stagione poetica e malinconica, ricca di contrasti e di colori. Se da un lato è vissuto come un “periodo buio” poiché ci si lascia alle spalle il calore e la spensieratezza dell’estate, dall’altro viene visto come un periodo propizio per le raccolte e le vendemmie. Ed è a partire dai vigneti che prende le mosse questo articolo attraverso cui proviamo ad accompagnarvi in un virtuale viaggio sensoriale, con l’udito al centro della narrazione.

Sapete che ci sono vigneti in cui viene diffusa musica classica attraverso altoparlanti disposti tra i filari? Il caso italiano più famoso è quello della Toscana, esattamente in Val d’Orcia: a Montalcino, tra i vitigni del Brunello, la coltivazione della vite avviene sulle sinfonie delle note di Mozart. 

L’idea venne negli anni Novanta a un ex avvocato milanese, che decise di dedicarsi interamente alla sua passione per le vigne: Carlo Cignozzi. Ma se inizialmente le sue teorie furono oggetto di burla e incredulità, la scienza gli venne in aiuto grazie a un’approfondita ricerca delle Università di Agraria di Firenze e di Pisa, sostenuta dalla BOSE Corporation, il colosso statunitense delle apparecchiature audio. Gli studi compiuti hanno dimostrato che attraverso le onde sonore delle composizioni di Mozart si crea un’accelerazione del metabolismo, si allontanano gli insetti dalle piante e la qualità dell’uva migliora. 

Perché proprio Wolfgang Amadeus Mozart? Alcuni studiosi hanno riconosciuto alle sue composizioni proprietà “terapeutiche”, grazie al tipo di coinvolgimento emotivo che suscita e alla loro geometrica eleganza. Esiste anche una teoria scientifica – affascinante quanto controversa – chiamata proprio “Effetto Mozart”, secondo cui l’ascolto di determinate sonate avrebbe momentaneamente migliorato le capacità cognitive di gruppi di volontari sottoposti all’esperimento. Il fatto che la musica abbia in sé un potere benefico e curativo sugli esseri umani è cosa nota. Probabilmente lo stesso avviene per gli esseri vegetali: dalle ricerche sui vigneti toscani è emerso come le musiche di Mozart permettano ai grappoli di maturare in anticipo, allontanando i parassiti e aumentando i polifenoli, molecole di origine organica presenti nelle bucce del Brunello, che migliorano la qualità delle uve e dei vini che se ne traggono.

Ecco quindi l’autunno in musica di Web Garden: una passeggiata tra i vigneti della Val D’Orcia sulle musiche di Mozart, degustando un calice di Brunello di Montalcino in quello che è noto come il Paradiso di Frassina.