Villa Malfatti, immersa in un grande parco nel cuore del Canavese, è da cinque generazioni dimora dei discendenti del barone trentino Stefano Malfatti di Monte Tretto, che la acquistò e restaurò alla fine del XIX secolo.
Sul lato della facciata principale, quattro arcate incorniciate da rose antiche delimitano un vasto atrio che consente di godere del bel giardino.
L’ingresso principale è dominato da uno scalone che si apre a forbice e si affaccia sul versante posteriore.
Il piano terra è un susseguirsi di saloni e boudoir. Spicca per originalità la camera da pranzo affrescata in stile viennese. Il disegno del parco è ancora fedele al progetto originale: il versante sud all’italiana, quello nord all’inglese.
Notevole è una magnolia centenaria, affiancata da giganteschi cedri atlantici, tigli e palme.
Nella limonaia trovano ricovero invernale le secolari piante di limone in vaso.
Alla villa si accede attraverso un imponente cancello in ferro battuto.
Foto e video di Marco Beck Peccoz