Nella tranquilla Valcuvia, a pochi chilometri da Varese e dal Lago Maggiore, sorge nel Cinquecento la dimora di campagna dei Della Porta, trasformata in una fastosa residenza estiva nel Settecento, che racconta la storia di una ricca famiglia lombarda, tra saloni affrescati in stile rococò e uno scenografico e monumentale giardino all’italiana.
L’affaccio dalle finestre è sublime sul monumentale giardino all’italiana: un’originale scenografia di terrazze scolpite in pietra che risalgono la collina fino al grande prato verde del “teatro”, con la peschiera e un ripido sentiero verso il panoramico belvedere.
Il parco è stato realizzato all’inizio del Settecento per volere di Gian Angelo III Della Porta (1690 -1745 ), in occasione delle nozze con la contessa milanese Isabella Giulini.
La sistemazione del giardino si ispira a modelli barocchi, italiani, francesi ed europei: dalla vicina Isola Bella al complesso dello Schönbrunn a Vienna. È caratterizzata da effetti scenografici, con fughe prospettiche e giochi d’acqua per stupire ospiti e visitatori. Il poco spazio antistante la villa e la pendenza del terreno obbligano l’architetto a sfruttare proprio il pendio.
Sull’asse principale, a partire dal parterre antistante la facciata della casa, si sviluppano le quattro grandi terrazze, il teatro e il sentiero immerso nel bosco. Le terrazze sono realizzate su diversi livelli e collegate da una maestosa scalinata con balaustre, statue e fontane in pietra di Viggiù. Poco oltre, si sviluppa il teatro: un ampio prato chiuso da una grande peschiera realizzata nel 1723 dallo scultore varesino Cesare Pellegatta.
Il parco si articola anche su una serie di assi minori, perpendicolari a quello principale dove uno di questi assi collega idealmente l’affresco con Apollo e Dafne di Giovanni Battista Rocchelli, dipinto sulla parete di una piccola corte interna.
La villa, salvata nell’800 dal senatore Camillo Bozzolo che vi ha lasciato ricordi di famiglia e una ricca biblioteca, è poi stata donata al FAI dagli Eredi Bozzolo, nel 1989 . Grazie al Fondo per l’Ambiente Italiano ha ritrovato l’antico splendore ed è ancora oggi un angolo di delizia dove trascorrere un’intera giornata visitando il parco, e gli interni.
Foto e Video di Marco Beck Peccoz
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