Il giardino prospicente Casa Lajolo, una splendida dimora di metà del 1700 a Piossasco (Torino), ha la peculiarità di presentare un’area più formale, all’italiana e centrata con la casa ed una all’inglese separata da una parete di tassi. Il giardino si articola su tre gradoni dai quali si discende da scalini di pietra.
Al primo livello vi è un ampio piazzale di ghiaia circondato da siepi di bosso, che vanno poi a disegnare più complessamente il giardino all’italiana che troviamo al secondo livello.
Fra le siepi di bosso scolpite troviamo numerose qualità di rose da taglio di vari colori, mentre sulla curva del pozzo si arrampicano delle Pierre de Ronsard e rigogliose ortensie costeggiano il muro di confine. Il giardino all’inglese, che coglie lo spettatore di sorpresa, come se avesse tutto d’un tratto accesso ad un segreto ben custodito, è invece caratterizzato da un boschetto di tassi nel quale si trova una splendida peonia rosa che fiorisce ad aprile, così come altre piante mature, tra cui un noce nostrano, un noce americano, una pawlonia ed una giovane canfora.
Il terzo gradone è dedicato agli ulivi e agli alberi da frutto.
Due anni fa il proprietario ha creato una passeggiata che conta più di venti varietà di iris e che accompagna verso l’orto, un esempio di “hortus conclusus” medievale, che quindi riprende l’antico impianto suddiviso in una zona dedicata alle verdure e piante aromatiche, una ai frutteti, una ai giardini con alberi ed una alle erbe officinali.
In anni recenti l’orto è stato rivisto dall’Architetto Monica Botta che lo ha trasformato in orto-giardino, riprendendo il disegno del giardino all’italiana. Fra le molte piante degne di nota vi sono due pini della romana Villa Borghese, che sono stati piantati per la nascita della madre e del fratello del proprietario ed un tasso molto antico inserito nel registro degli alberi monumentali del Piemonte.
Foto e video di Marco Beck Peccoz
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